Auser Territoriale di Cosenza
L’Ambulatorio Medico “Senza Confini – A. Grandinetti” nasce dieci anni fa nel cuore del centro storico di Cosenza con l’intento di fornire assistenza sanitaria di base e specialistica a chiunque non abbia le normali tutele previste dal Servizio Sanitario Nazionale, in particolare persone migranti e senza fissa dimora, e tutti i cittadini presenti sul territorio cosentino.
L’iniziativa, promossa dal Circolo Auser “Diritti, Solidarietà, Accoglienza” e dai medici della Funzione Pubblica Cgil di Cosenza garantisce prestazioni mediche di base e prestazioni sanitarie gratuite. Nello specifico:
- Visite ginecologiche
- Visite ortopediche
- Visite oculistiche
- Visite e cure odontoiatriche
- Ecografie
Dal 2010 l’Ambulatorio Medico Senza Confini costituisce l’unico punto di riferimento per i neocomunitari e per i migranti in genere.
La struttura è nata per assistere cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno o che, pur in regola con i documenti, presentavano difficoltà a orientarsi nei servizi territoriali, per problemi linguistici o di non conoscenza dei servizi. Dal 2012, però, sollecitati da alcune realtà associative locali, i medici dell’Ambulatorio Medico Senza Confini sono coinvolti nelle attività dell’Equipe Multidisciplinare per l’emersione, la diagnosi e la presa in carico dei richiedenti e titolari di protezione internazionale vittime di tortura. Per migliorare la comunicazione fra i medici e gli immigrati in queste attività è stato fondamentale l’apporto dei mediatori culturali.
L’equipe è nata dalla volontà comune da parte dell’Associazione Culturale “La Kasbah” e dell’Associazione Auser Cosenza di sottoscrivere un Protocollo di Intesa con L’ASP e la Provincia di Cosenza per la definizione delle modalità operative e per l’individuazione di percorsi di cura e integrazione delle vittime di tortura e di violenza estrema.
Lo scopo del Protocollo di Intesa è quello di promuovere una strategia sperimentale di rete sul territorio, che consenta la realizzazione di sinergie mirate a migliorare la qualità dei servizi offerti alla popolazione immigrata, con particolare riferimento a persone in condizione di particolare vulnerabilità sanitaria e giuridico-sociale, perseguendo in particolare i seguenti obiettivi:
- sostenere persone vittime di tortura o violenza estrema attraverso una risposta multidisciplinare e integrata di tipo clinico, assistenziale, relazionale e di integrazione sociale;
- definire linee guida e prassi operative per la presa in carico sociale e sanitaria di soggetti vittime di tortura e violenza con l’individuazione di referenze sul territorio e strumenti in grado di affrontare le situazioni di vulnerabilità sociale e sanitaria in modo efficace e in tempi adeguati;
- offrire un supporto più ampio ai cittadini che richiedono protezione internazionale nell’ambito dell’Ambulatorio Medico “A. Grandinetti”, tramite percorsi sanitari e interventi di mediazione interculturale e linguistica.
In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, dove tante persone perdono la vita per fuggire dai conflitti bellici e dalla povertà, su barconi improvvisati da criminali speculatori, diventa ineludibile che l’Europa intera affronti responsabilmente questo problema; ma è importante prendere atto di risposte immediate, come quelle dell’ Ambulatorio Medico Senza Confini, che vive grazie al supporto dei tanti volontari giornalmente impegnati nelle attività, e di tutti voi.
BEST PRACTICE